"Johannesburg, December 17, 2010 – Greenpeace has today received and verified reports that since December 11th, more than 200,000 litres of radioactive sludge from three cracked waste pools has leaked into the environment at the SOMAIR uranium mine in Niger, operated by French energy company AREVA". (cit.)
Collego questa frase, che inizia un comunicato stampa di Greenpeace, a una notizia letta poco tempo fa su un blog del sito della CNN: le risorse "preziose", per l'Africa, sono una maledizione o un'opportunità?
Al di là delle osservazioni sulle disparità socio-economiche che derivano dalla vendita delle licenze di sfruttamento . Al di là del marciume che uomini con le tasche piene di soldi portano in società dove un cucchiaio è già un bene di valore. Al di là dello schifo e dello sfruttamento che le multinazionali operano comprando sottocosto l'uso delle risorse di paesi che hanno un PIL inferiore al loro fatturato semestrale, mascherando l'operazione da investimento per lo sviluppo delle comunità. Al di là di mille altre pesantissime osservazioni che si possono fare. Al di là di questi casi, Niger e Ghana, e magari della Nigeria (giusto perchè vogliamo tirare in mezzo anche gli italiani). Al di là del fatto che, per paura delle reazioni dell'opinione pubblica nei confronti del nucleare, non se ne sappia niente (ma in fondo è in Africa: chissenefrega, meglio sapere quanti panettoni sono stati venduti quest'anno o a quanto viene venduto Ronaldo...panem et circenses!).
Al di là di tutto.
Mi interesso solo alla "casa": perchè ci ostiniamo a farci del male?
Siamo in un sistema connesso: continueremo a far finta che non ci tornerà indietro niente?
Linkografia
La rassegna stampa di Liquida - in italiano
Il Sole Attivo: un commento interessante
AREVA
L'articolo di Greenpeace e il rapporto sulla miniera di AREVA
L'articolo CNN sul Ghana
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